Ciascun anno, in prossimità di ciascun Natale, emerge il dubbio se nelle feste organizzate all’interno Scuola si possa consumare cibo “casalingo” prodotto da qualche genitore.
Riporto di seguito alcune indicazioni.
INDICAZIONI PER LE FESTE SCOLASTICHE
Gli alimenti, qualora siano contaminati da microrganismi e da tossine, possono essere veicolo di infezioni, e portare allo sviluppo di patologie pericolose soprattutto per i soggetti più fragili, come i bambini.
Oltre a questa abbiamo anche allergie alimentari, che in forma grave possono arrecare gravi danni alla salute.
E’ perciò importante che in tutte le occasioni di somministrazione di pasti presso gli istituti scolastici venga garantita un’adeguata gestione degli alimenti.
La decisione di introdurre cibi in occasioni conviviali quali feste scolastiche e compleanni dipende dal Dirigente Scolastico di ciascuna scuola, non vi sono specifici divieti di legge, è comunque buona norma scegliere di introdurre a scuola alimenti nutrizionalmente sani e dei quali è sicura la provenienza.
Situazioni particolari, in cui più facilmente può venir meno la dovuta attenzione ai rischi legati al trasporto, conservazione, preparazione e somministrazione dei cibi, sono i festeggiamenti di ricorrenze, in cui spesso vengono introdotti a scuola alimenti forniti da genitori o altre persone esterne.
Nel caso in cui, infatti, non sia possibile che personale alimentarista formato in materia prepari in giornata le torte o i dolciumi all’interno della cucina a servizio della scuola, è auspicabile che gli alimenti e le bevande siano di sicura provenienza, forniti da pasticcerie o panifici autorizzati, confezionati e regolarmente tichettati.
Per tutelare in particolare la salute di soggetti allergici o con intolleranze di origine alimentare, è preferibile servirsi di prodotti preconfezionati, o per lo meno è necessario che sia verificato e reso disponibile l’elenco degli ingredienti della preparazione.
Attenzione anche agli eventuali avanzi, per cui, qualora non fosse possibile garantirne la corretta conservazione e/o un adeguato trasporto e rapido consumo, è opportuno smaltirli nella spazzatura.
E’ buona norma prediligere preparazioni semplici come crostate di frutta fresca o marmellata, prodotti di pasticceria secca, spremute o succhi di frutta senza zuccheri aggiunta, ed evitare dolci a base di creme fresche o a base di uova crude.
Infine, per quanto riguarda gli aspetti educativi, si ricorda che nelle feste devono prevalere gli aspetti ludico motori del giocare, cantare e ballare insieme, rispetto al consumo di cibo.
Riporto di seguito uno stralcio della Legge Regionale n. 14/2003 Regione Emilia Romagna
Art. 10 1.
In occasione di fiere, feste, mercati o di altre riunioni straordinarie di persone, l’attivita’ temporanea di somministrazione e’ soggetta a autorizzazione rilasciata dal Comune in cui l’attivita’ si svolge.
Essa puo’ essere svolta soltanto per il periodo di svolgimento delle predette manifestazioni e per i locali o luoghi cui si riferiscono e se il richiedente risulta in possesso di requisiti morali e professionali o se designa un responsabile in possesso di medesimi requisiti, incaricato di seguire direttamente lo svolgimento della manifestazione.
Per l’esercizio dell’attivita’ di somministrazione di cui al comma 1 si osservano le disposizioni in materia edilizia, urbanistica, igienico-sanitaria e di inquinamento acustico, nonche’ delle norme in materia di sicurezza e prevenzione incendi e, qualora trattasi di esercizi aperti al pubblico, di sorvegliabilita’, con esclusione di quelle relative alla destinazione d’uso dei locali e degli edifici.
Per lo svolgimento delle attivita’ di somministrazione svolte in forma temporanea, nell’ambito di manifestazioni a carattere religioso, benefico, solidaristico, sociale o politico, sono richiesti esclusivamente i requisiti morali, nonche’ il rispetto delle norme igienico-sanitarie e in materia di sicurezza.
Le autorizzazioni temporanee non possono avere una durata superiore a trenta giorni consecutivi.
Le attivita’ di somministrazione svolte in forma occasionale e completamente gratuite non sono soggette alle disposizioni della presente legge, salvo il rispetto delle norme igienico-sanitarie.
COSA FARE
Come molte altre decisioni, anche questa è demandata al Dirigente Scolastico, che sicuramente autorizzerebbe l’introduzione di alimenti “casalinghi” se in primis non dovesse tutelare la salute degli alunni.
Se la festa fosse organizzata dai genitori, senza alcun scopo di lucro, al di fuori dell’orario scolastico sarebbe tutto più semplice. E se qualche genitore volesse contribuire economicamente con un’offerta per l’organizzazione? E’ un contributo liberamente devoluto ai genitori o al comitato organizzatore che autonomamente ne deciderà l’impiego.
Informazione ai genitori e ai comitati:
le ASL organizzano, anche a titolo gratuito, corsi di formazione per addetti alla manipolazione degli alimenti, in cui vengono fornite importanti informzioni e nozioni sulle corrette prassi igieniche per la preparazione, manipolazione, lavorazione e conservazione degli alimenti.
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