Prove di evacuazione

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Aspetto formale o sostanziale?

La miglior risposta a questa domanda potrebbero fornirla gli alunni che ciascun anno partecipano alle prove di evacuazione. Le prove sono una verifica di quanto hanno appreso gli alunni, i docenti, i collaboratori scolastici e gli addetti di segreteria nei corsi di informazione, formazione, dalla lettura del piano di emergenza e evacuazione. Una verifica, una prova o un esercizio, che richiede una preparazione, non un semplice e improvviso gesto di ” liberazione” da un obbligo. Ma chi informa e forma gli alunni? Esiste un registro o una traccia dell’avvenuta loro formazione? Sicuramente esiste, hanno ricevuto un’adeguata formazione e informazione, ma le cose chi si fanno si scrivono?  

Molte scuole annotano la formazione “somministrata” agli alunni nel registro di classe, e i docenti impegnati in questa educazione civica alla sicurezza  e all’emergenza sono formalmente individuati e nominati a inizio anno dal Dirigente Scolastico. Le persone incaricate si attengono ad un programma condiviso e in molti casi previsto nel PTOF. 

Molto è stato fatto ma ancora molto rimane da fare, perché  il continuo alternarsi di personale, dei Dirigenti Scolastici e alunni, spesso questi ultimi hanno dei tempi di permanenza a scuola superiori ai primi due, comporta che sia necessario “ricominciare”. Per nostra fortuna non abbiamo più quelle scuole in cui prima, durante e dopo l’evacuazione alcuni si lamentavano di “non sapere cosa fare”, di non avere ricevuto chiare e univoche istruzioni. Questo noi lo ricordiamo con nostalgia, ma non possiamo leggerlo nei loro verbali di evacuazione, perché loro “non l’avevamo mai ricevuto”.

Mario Padroni

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